A Messina secondo l’analisi dell’Osservatorio Immobiliare 2025 di Nomisma dopo i tanti segni negativi degli anni scorsi post covid, nel primo trimestre del 2025 segna finalmente un’inversione di tendenza.
Un’analisi questa che si presta però a varie valutazioni. Ne parliamo con Gaetano Bucca titolare a Messina di InCentro Immobiliare.
“L’indice di performance di cui parla Nomisma, che rappresenta la redditività del mercato immobiliare messinese, è stata sostenuto principalmente dalla dinamica dei prezzi che per anni hanno segnato un “meno” e dalla convergenza con la riduzione del tasso di interesse di rendimento dei fondi. In sostanza sembra che ci sia un rinnovato interesse degli investitori per gli immobili nella nostra città visti i costi bassi di acquisto e l’incremento dei canoni di locazione.
Quali sono secondo te le zone di maggior interesse?
“Parliamo delle zone centrali e di quella nord che si confermano come di consueto le più richieste. Il centro è preferito per l’affitto transitorio agli studenti e specializzandi, mentre quella zona nord per gli affitti residenziali classici, per chi ama il mare e vuole venire in un ambiente più tranquillo e senza dubbio godere di un panorama unico.”
Grandi richieste dunque per affitti agli studenti
“Assolutamente si, oggi tendenzialmente si preferisce affittare gli appartamenti più agli studenti che alle famiglie perché più redditizi e meno vincolanti. Ad esempio una casa di tre camere con servizi affittata a più studenti può rendere fino a 900 euro al mese, mentre renderebbe molto meno (500/600) per un affitto residenziale a famiglia. Inoltre i contratti transitori per gli studenti sono più convenienti per il proprietario che affitta perché nel caso di incrementi dei prezzi delle locazioni come si sono registrati negli ultimi anni dopo 18 mesi il proprietario può chiedere anche l’aumento.”
E per chi vuole vendere che periodo è?
“I prezzi di vendita sono in negativo da anni ormai e il fatto che ultimamente si siano ridotti i tempi di vendita (da 6 a 5 mesi) ci dà la misura di come i proprietari abbiano maturato la consapevolezza che sbagliare il prezzo di vendita significa rimanere tagliati fuori dalle dinamiche di mercato e perdere nel tempo valore. Se prima per comprare un trivani nella zona centrale servivano circa 1.500€/mq oggi si possono trovare buone opportunità anche poco sopra i 1.000€/mq
E dunque, queste previsioni di Nomisma sono poi così esatte?
“Noi addetti ai lavori ci auguriamo che lo siano visto che parlano di ripresa, ma io penso che sia il caso di essere più prudenti ed aspettare almeno 6 mesi prima di dire che c’è stata questa inversione di tendenza. I dazi imposti da Trump ad esempio sono una variabile, così come le riduzioni dei tassi di interesse sui mutui, bisogna vedere come risponderà l’Europa a questo momento di incertezza, perché questo inciderà direttamente su tutto il comparto immobiliare.”
Al di là delle previsioni, com’è cambiato il mercato immobiliare a Messina negli ultimi anni, cosa ha potuto osservare?
“Nel 2024 a Messina tanti stranieri hanno comprato casa e questa tendenza è stata costante anche nel 2025, un vero e proprio segno dei tempi, in giorni in cui la città si spopola di giovani sono aumentate questo genere di vendite e ritengo che si manterranno interessanti anche nel 2025.”
Un consiglio per chi vuole comprare e uno per chi vuole vendere
“A chi vuole comprare suggerisco di arrivare alla trattativa(proposta) con una pre-delibera di fattibilità del mutuo definito con una banca o con un mediatore creditizio, questo atteggiamento imprime una maggior forza contrattuale a chi chiede uno sconto sul prezzo consentendogli di concludere con più facilità le trattative. Per chi invece vuole vendere è opportuno che faccia fare da un professionista abilitato una corretta valutazione del suo immobile che possa garantire una realistica pianificazione economica ma anche dei tempi di vendita che riducano al minimo la perdita di valore che come abbiamo visto negli ultimi anni si aggira intorno al 4/5%.