COSTANZA, CON LA SICILIA NEL CUORE: NE PARLIAMO CON MIRIAM DALMAZIO E GIULIA ARENA

C’è tanta Sicilia in Costanza, la nuova serie di Rai 1 al via domenica 30 marzo in prima serata. Intanto perché è tratta dal romanzo Questione di Costanza della messinese Alessia Gazzola, autrice anche de L’Allieva. E poi perché ci sono Miriam Dalmazio, palermitana, che interpreta la protagonista che da Messina si trasferisce a Verona; e Giulia Arena, messinese (anche se nata a Pisa ma tornata nella città dei genitori che era ancora in fasce), che dà vita a Federica, in qualche modo sua rivale in amore. Entrambe hanno lasciato la Sicilia proprio come Costanza.

“Costanza è una mamma single messinese che lascia la Sicilia perché lì fa un lavoro che non è il suo, cioè la rider in una compagnia di food delivery – ci racconta Miriam Dalmaziomentre lei è laureata in paleopatologia e sogna di fare questa professione. Che è molto specialistica e ci sono pochi posti di lavoro, per cui è costretta a lasciare l’isola per realizzare il suo sogno. Ma per lei Verona è anche la ricerca del suo futuro perché, oltre alla realizzazione come professionista, cerca, in un certo senso, di riunire la sua famiglia, ora che sua figlia Flora ha sei anni e inizia a chiedere di suo padre”.

Il suo nuovo lavoro l’appassiona sin da subito, no solo perché le farà conoscere Ludovico (Lorenzo Cervasio), ma soprattutto perché scopre i resti di una giovane nobildonna di nome Selvaggia, figlia di Federico II di Svevia, alla quale vuole ridare dignità e, in qualche modo, una vita. “Sì, Costanza empatizza tantissimo con Selvaggia, anche nel suo lavoro perché ci mette il cuore – ci rivela Miriam DalmazioViene colpita dalla storia che via via scopre di questa ragazza che trova molto simile a lei, anche lei siciliana, capelli rossi, madre, e un po’ infelice perché costretta a separarsi dall’uomo che ama e che è il padre di sua figlia. Costanza vuole dare giustizia a questa donna, abbattere i muri temporali e riportare alla luce questa storia che per lei è molto importante ed è importante per tutte le donne”.

Il padre di Flora, la figlia di Costanza, è Marco, interpretato da Marco Rossetti, che non sa assolutamente dell’esistenza della bambina concepita nell’unica notte d’amore che ha trascorso con lei diversi anni prima, ma quando lo scopre, vuole conoscerla. Anche se sta per sposarsi con Federica, interpretata da Giulia Arena.Federica per me è una sorta di alter ego – ci confida Giulia ArenaQuesta ragazza della porta accanto è fidanzata con Marco da dieci anni, hanno una prospettiva di vita in comune, stanno per sposarsi, stanno prendendo casa insieme, sembra un po’ la famiglia del Mulino bianco. Federica è una donna che si ostina a vedere il buono in tutti e in tutte le situazioni, ed è forse l’aspetto che ho amato di più di lei, e che la rende un personaggio tridimensionale. Perché con l’arrivo di Costanza, ci si aspetta una chiusura a riccio della fidanzata di Marco, e invece lei si rivela una persona molto diversa. Io ho imparato molto da Federica”. 

Per pura coincidenza, anche Giulia stava per sposarsi mentre girava Costanza, come ci svela lei stessa, chissà cosa avrebbe fatto in una situazione del genere… “È una situazione molto buffa perché mentre io giravo sul set, nella mia vita privata stavo insieme al mio compagno proprio da dieci anni ed ero anche io a due mesi dal matrimonio, per cui mi sono ritrovata davvero a farmi questa domanda . Non reagirei come Federica, lo ammetto, non ho questa proprietà diplomatica, avrei reagito più di pancia mentre lei è stata incredibilmente brava a mettere al primo posto gli interessi della bambina, anche se non la conosceva. Io non sarei in grado, in questo rimango un po’ di animo siciliano”.

 

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Ed è proprio la Sicilia a legarle tutte, Costanza, Miriam, Giulia e Selvaggia, una terra bellissima ma che entrambe le attrici hanno lasciato. “Sì, la Sicilia è una cosa profondissima che mi accomuna a Costanza – ci dice Miriam DalmazioIo la Sicilia la porto dentro, sono le mie origini. Ho dovuto lavorare un po’ sull’accento addolcendo il mio palermitano che è un po’ più duro, mentre il messinese è un po’ più dolce”.

E Giulia Arena, oltre all’animo siciliano e alla medaglietta d’oro con la Trinacria che le notiano al collo, cosa si porta sempre dietro della sua isola? “Tutto. Io mi sono scoperta siciliana, quando sono andata via dalla Sicilia, lo ammetto. Perché l’ho fatto senza rendermi conto di quanto mi legassero quella terra e quella cultura. E adesso quando mi chiedono di dove sono, anche all’estero, rispondo sempre ‘siciliana’. Perché, secondo me, c’è proprio un modo di pensare, di vedere le cose, di trattare i rapporti interpersonali, c’è un’energia diversa, c’è una gestione dei valori che è molto pura, semplice, nel senso buono del termine, essenziale, e io cerco sempre di portarmi questo dietro E poi ogni tanto qualche parola in dialetto esce”. Tipo? Tipo Camurria! Ecco, la prima cosa che mi è venuta. Con Alessia Gazzola, che è messinese come me, posso parlare in dialetto senza problemi. Pensa che anni dopo abbiamo scoperto di essere cresciute a 50 metri di distanza”.

Patrizia Simonetti

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Foto di Patrizia Simonetti

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