“Nel calcio niente è impossibile. Bisogna crederci sempre”. Luigi Mondello e i suoi collaboratori ci hanno creduto e giovedì e venerdì hanno presentato il loro nuovo progetto, curato dall’art gallery La Finestra Gialla con Emovus.
Giovedì, nel Salone delle Bandiere del Comune di Messina si è tenuta una conferenza sul volume ‘1702 C’era una volta il calcio’; ieri sera la presentazione della mostra nella sede de La Finestra Gialla.
Il libro è un approfondimento affascinante, un lavoro collettivo a più firme da considerare un regalo al calcio messinese e a tante generazioni di piccoli e grandi sognatori dietro un pallone. Sul campo o a tifare in tribuna, il calcio è questo: emozione, immaginazione, momento storico che si fissa in un attimo e sarà ricordato per sempre, tramandandosi. Il lavoro è nato dalla provocazione storica che il calcio sarebbe nato a Messina, a San Raineri nel 1702.
IL LIBRO – A Palazzo Zanca erano presenti, con Luigi Mondello, gli assessori comunali allo Sport, Massimo Finocchiaro e alla Cultura, Enzo Caruso; Marco Centorrino, professore dell’Università di Messina, i giornalisti Alessandro Notarstefano e Mauro Cucé. Ha coordinato gli interventi il giornalistaSalvatore De Maria. E poi in sala tanti volti che hanno vissuto e raccontato una parte importante della storia del Messina calcio.
“Abbiamo messo in campo una squadra di artisti, una squadra di autori, una squadra di giornalisti: fare squadra è sempre importante”, afferma Luigi Mondello. Tutti insieme siamo riusciti a realizzare un libro interessante su Messina, sull’importanza che la città ha sempre avuto, usando la provocazione della nascita, qui, del calcio moderno. Quel calcio – prosegue – che permetteva di toccare la palla solo con i piedi, non con le mani; il primo stadio è stato San Raineri, almeno così racconta il manoscritto di Giuseppe Cuneo. Noi lo abbiamo ripreso, affidandolo agli artisti che hanno creato delle opere stupende di un metro per tre”.
“Il vernissage – spiega Luigi Mondello – è uno spazio per dare valore alle idee dei creativi che si sono impegnati, tutti messinesi, e quindi un tributo alla città, nella speranza che questa provocazione storica del calcio, sport così identitario, che fa comunità, che aggrega, che divide, ma unisce nello stesso tempo, sia un augurio per il futuro di Messina sul piano calcistico, ma soprattutto sul piano sociale”.
Per l’assessore comunale allo Sport, Massimo Finocchiaro: “È bello pensare che Messina abbia dato i natali a questo sport. Il libro raccoglie una serie di testimonianze sotto il profilo culturale e sotto quello sportivo, quindi dà una spiegazione vera, reale, coinvolgente. Racconta la passione di molti messinesi, imprenditori, sportivi, giornalisti, che hanno dato, anche sul piano economico, facendo la storia della maglia giallorossa”.
“È stato forse il momento opportuno per presentare il volume – aggiunge Finocchiaro – un lavoro che può essere d’esempio e spunto per rimanere uniti in una situazione oggi difficile per il calcio cittadino, ma più in generale rimanere vicino a tutte le discipline, perché abbiamo grandi esperienze che vanno supportate”.
“Luigi Mondello è riuscito a realizzare un’alchimia – sostiene l’assessore comunale alla Cultura, Enzo Caruso – mettendo insieme il pretesto per coniugare lo sport con la cultura e l’arte, grazie a questa collettiva formata e realizzata da accreditati artisti locali, che interpretato in calcio, uno sport che continua, senza delimitazioni d’epoche, a far crescere generazioni. Dai cortili, alle fiumare, al tifo negli stadi, un gioco spontaneo in grado di formare amicizie, litigi, riappacificazioni, sfide e abbracci. Ecco, poter rivedere il calcio sotto un’altra luce è un bellissimo obiettivo”.
Il calcio, eroi per un giorno, eroi per una carriera, eroi sempre per caso. Storici e storie, i calciatori e questa disciplina, che appartengono a tutti, inscalfibili persino al tempo della materialità.
Le pagine di ‘1702 C’era una volta il calcio’ sono firmate dagli studiosi e giornalisti, Roberto Cavallaro; Deborah Correnti; Giuseppe Martino; Luigi Mondello; Piero Orteca; Mosé Previti; Nino Principato; Rosaria Brancato; Marco Capuano; Paolo Crisafi; Salvatore De Maria; Pietro Di Paola; Ernesto Francia; Ciccio Manzo; Pietro Mazzù; Orazio Raffa.
LA MOSTRA – È stata inaugurata ieri sera alle 18, nella sede della galleria d’arte La Finestra Gialla, in via Centonze 142 a Messina, una collettiva d’arte contemporanea con 13 opere di grandi dimensioni e i palloni d’autore di 14 artisti: Antonello Bonanno Conti; Gregorio Cesareo; Michele D’Avenia; Ilenia Delfino; Giovanni Fiamingo; Pippo Galipò; Antonino Gambadoro; Mantilla; Riccardo Orlando; Giuseppe Raffaele; Nino Rigano; Piero Serboli; Andrea Sposari; Togo.
Un campo verde di dimensioni ridotte accoglie i visitatori, dove il verde prende il posto della tradizionale pavimentazione e dove il viaggio dell’immaginazione si dipana lungo l’idea di ogni opera e va oltre, nella riflessione e dimensione personale di chi guarda.
La mostra è visitabile fino al 30 aprile. Per info contattare: 351 904 9329 o scrivere a info@emovus.it