Un vero e proprio spettacolo quello andato in scena sulla maestosa scalinata di Trinità dei Monti che scende sull’iconica Piazza di Spagna, sotto il sole di una fredda ma serena mattinata capitolina. A posare davanti ai fotografi e ai curiosi, a all’albero di Natale di Bulgari, tutte le attrici del nuovo di Ferzan Ozpetek che proprio in loro onore il regista ha intitolato Diamanti e che arriva al cinema il 19 dicembre.
Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino, Vanessa Scalera, Carla Signoris, Kasia Smutniak, Loredana Cannata, Geppi Cucciari, Anna Ferzetti, Aurora Giovinazzo, Nicole Grimaudo, Milena Mancini, Sara Bosi, Paola Minaccioni, Giselda Volodi, Milena Vukotic, non mancava neanche Mara Venier che Ozpetek ha voluto a tutti i costi, come lei stessa ha raccontato poi in conferenza stampa. “Credevo di non essere all’altezza, mi sentivo a disagio e fuori posto, ma nelle attrici del film ho trovato delle sorelle – ha detto Zia Mara visibilmente commossa – Poi Ferzan insisteva, lo devi fare, mi ripeteva, e alla fine l’ho fatto e ora sapete che vi dico? C’ho preso gusto!”
In Diamanti Mara Venier interpreta Silvana, una sorta di governante amica di Alberta, interpretata da Luisa Ranieri che ci ha rivelato: “Dopo aver girato con Ferzan Nuovo Olimpo, gli ho detto: la prossima volta però mi devi dare il ruolo della protagonista…” e così è stato. Alberta è la co-titolare di una prestigioa sartoria di costumi per il cinema e per il teatro assieme a sua sorella minore, Gabriella, interpretata da Jasmine Trinca: “ho provato a raccontare una donna che è presente ma è assente” ha spiegato durante l’incontro stampa seguito al photocall e alla proiezione in anteprima di Diamanti al Cinema Barberini.
Il film è davvero bellissimo, emozionante, toccante. La sartoria è in realtà un luogo conosciuto da ragazzo dal regista, che non manca mai di partire dai suoi ricordi di vita vissuta per scrivere le storie dei suoi film, ed è il luogo dove si ritrovano tante donne, ognuna con una storia personale, molte con un dolore grande da dimenticare o gestire, altre con la consapevolezza che la vita è breve e va vissuta. E gli abiti che le protagoniste inventano, cuciono e creano, sono davvero uno spettacolo nello spettacolo. C’è anche un abito nero indossato veramante da Mina, e non solo.
“Questo film scava nella memoria di quando negli anni ’80 come aiuto regista frequentavo le sartorie di cinema e teatro, Tirelli tra le più celebri, dove incontravo i grandi costumisti e naturalmente registi importanti, attrici, attori – ha ricordato Ferzan Ozpetek – Sentivo l’incanto di quei santuari laici del bello dove la creatività si declinava con ingegno, forte laboriosità e dedizione. A quelle stanze animate soprattutto di donne mi sono ispirato per sviluppare l’idea di Diamanti, un cinema raccontato e ‘vestito’ attraverso le storie di chi quei costumi li inventa, li disegna, ne fa spesso veri capolavori.
Ed è anche un omaggio alla ricca tradizione dello stile, dell’eleganza raffinata e confortevole allo stesso tempo, alla grande artigianalità, e nell’evocare tutto questo ho voluto mostrare tra gli altri anche i costumi originali di Claudia Cardinale nel Gattopardo e Romy Schneider in Ludwig di Luchino Visconti. Questo progetto era l’occasione ideale per potere raccontare un mondo attorno al quale eleggere le donne a protagoniste assolute e l’ho fatto convocandone molte di quelle con cui ho lavorato nella mia carriera e con le quali mantengo, laddove possibile, rapporti di affetto oltreché stima professionale“.
Un plauso anche agli attori di questo film, da Stefano Accorsi a Vinicio Marchioni, da Edoardo Purgatori a Carmine Recano, Lorenzo Franzin, Antonio Iorio, Antonio Adil Morelli, Valerio Morigi, Dario Samac, Edoardo Stefanelli, Erik Tonelli e Luca Barbarossa, al suo esordio come attore per ferrea volontà di Ozpetek dopo averlo conosciuto andando ospite a Radio 2 Social Club. Bellissime anche le musiche originali di Giuliano Taviani e Carmelo Travia, e le canzoni, da Mi sei scoppiato dentro il cuore di Mina a Diamanti di Giorgia, da lei scritta e interpretata appositamente per il film dal regista.
Patrizia Simonetti
Foto di Stefania Casellato da Ufficio Stampa del film
