Non c’è bisogno di andare in Lapponia: il Regno di Babbo Natale sta a Vetralla, nel viterbese, a una settantina di chilometri da Roma, oltre 8000 mq che da anni affascina milioni di visitatori, tutti dedicati alla magia del Natale e aperti tutto l’anno, dal mattino alla sera. Meta amatissima durante le festività, il Regno di Babbo Natale è infatti un mondo che vive 365 giorni su 365, sempre a ingresso gratuito. A noi è stato dato l’onore di partecipare a una giornata evento, quella dedicata alla presentazione del suo progetto musicale: Le Canzoni del Regno di Babbo Natale. Prima però siamo stati gentilmente accompagnati da un Elfo in un tour davvero magico.
Varchiamo il portale magico e siamo subito invitati a dimenticare il nostro tempo presente e riprendere a vedere con gli occhi di quando eravamo bambini. Ci imbattamo quindi in un suggestivo paesino nascosto con tanti alberi e con le case dei personaggi magici del regno, come Rudy la Renna, Steve il Candy Cane, Henry lo Schiaccianoci, Lampo la Renna più veloce del Regno, Lucy la Stella.
Passando alla Sala dell’Incanto, ecco il Pescasogni, dove il tempo si ferma e i sogni prendono forma: basta esprimere i nostri desideri che vedremo poi uscire fumosi da un pozzo magico, un gioco segreto che Pretty e Buddy, i 100% Elfetti del Regno fanno insieme a Lucy la Stella. Eccoci poi alla Casa di Babbo Natale, e lui è proprio lì in carbne ed ossa per salutarti. Incontriamo poi gli sfatichini, sono molto buffi, bisogna stare attenti a non calpestarli, perché ci passano tra i piedi e poi li ritroviamo nella buffia atmosfera del Natalloween, alla Fabbrica di Carbone del Dr. Krampy, il cugino brontolone di Babbo Natale cui si deve, appunto, il carbone per i bambini più birbanti.
Attraversiamo il Tunnel Glaciale ed eco una lucente notte stellata… da qui si va allo storico Mega Store del Regno di Babbo Natale, dove tutto ha avuto inizio, ricco di decorazioni, presepi, unici, villaggi in miniatura da tutto il mondo. Non manca natralmente il Victorian Village con la Tavola Calda, la Pista di Pattinaggio sul Ghiaccio ecologico di 160 metri quadri, il Caroselfo, il Magitreno e le Fantatazze.
La musica originale del Regno ne accompagna ogni momento, ogni capitolo, ogni stanza. E adesso tutti quei brani sono racchiusi in un disco intitolato Le Canzoni di Babbo Natale nato grazie alla collaborazione con Warner Music Italy e destinato a raggiungere ogni angolo del mondo. Distruibuito in versione CD in abbinamento con i settimanali TV Sorrisi e Canzoni e Chi, potete ascoltarlo anche sulle principali piattaforme come Spotify, Amazon Music, Apple Music e iTunes. Questa partnership rappresenta la volontà di un’espansione internazionale del Regno di Babbo Natale, una visione condivisa e a lungo termine, destinata a trasformare questa realtà magica in un punto di riferimento globale per il Natale contemporaneo.
Nel corso della presentazione, Giorgio Onorato Aquilani, fondatore del Regno di Babbo Natale, ha detto: “Questo progetto va oltre le canzoni: è un mondo intero che prende vita attraverso la musica. La nostra identità musicale è il cuore pulsante di un’esperienza immersiva che emoziona milioni di persone ogni anno. Grazie a Warner Music Italy, siamo pronti a portare questa magia ovunque, condividendo i nostri valori universali con un pubblico globale”. “Siamo orgogliosi di poter supportare un progetto così unico nel suo genere. Il Regno di Babbo Natale non è solo un simbolo del Natale italiano, ma un vero fenomeno culturale capace di parlare a un pubblico internazionale. La sua musica porta con sé tutta la magia e l’energia di un mondo straordinario e siamo entusiasti di accompagnarlo in questo viaggio verso nuovi orizzonti globali” ha aggiunto Renato Tanchis, responsabile del progetto per Warner Music Italy.
Il Regno, oltre alla musica, è anche protagonista di un libro per famiglie intitolato Lucy e il Segreto di Natalloween (edizioni Gribaudo), che è già diventato uno spettacolo musicale nel parco Magicland di Valmontone, per cui sono state scritte nuove canzoni in stile musical.
Patrizia Simonetti
(Le Foto sono di Patrizia Simonetti)