NEL CUORE DELLA PASQUA: LA TRADIZIONE DEI SEPOLCRI E LA PROCESSIONE DELLE BARETTE

La settimana Santa che conduce alla Pasqua di resurrezione entra nel vivo anche a Messina con quelli che certamente sono gli appuntamenti più attesi e sentiti: la tradizione dei sepolcri del giovedì santo e la processione delle barette del venerdì.

Quello che in gergo viene definito “Il giro delle sette chiese” è tradizione del giovedì santo e rappresenta un viaggio attraverso gli altari delle varie parrocchie, addobbati per l’occasione con composizioni floreali fatte con semi di grano e altri cereali. In realtà quello che viene chiamato “sepolcro” andrebbe  più propriamente definito “altare” o “cappella della reposizione”. Si tratta di quello spazio della chiesa allestito al termine della “Missa in Cena Domini” del Giovedì Santo, destinato ad accogliere le specie eucaristiche consacrate e a conservarle sino al pomeriggio del Venerdì Santo quando, al termine della liturgia penitenziale, verranno distribuite ai fedeli per la comunione sacramentale.

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Oggi, con l’era dei social, è andata scomparendo quella dimensione di raccoglimento che permeava un tempo l’area del “sepolcro”, lasciando spazio all’esigenza di scattare foto con lo smartphone da pubblicare immediatamente su Facebook o Instagram.

Il venerdì santo a Messina è il giorno della processione delle Barette. Gli 11 gruppi statuari che raccontano la Via Crucis vengono portati a spalla con andamento basculante da volontari e membri delle confraternite. La processione avrà inizio alle 18.00 dalla Chiesa del Nuovo Oratorio della Pace di via XXIV maggio, 58. Il corteo religioso si snoderà attraverso le vie XXIV maggio, Sant’Agostino, piazza Antonello, corso Cavour, Tommaso Cannizzaro, Garibaldi (carreggiata lato monte), I Settembre, piazza Duomo, Oratorio San Francesco, XXIV maggio e rientro in chiesa.

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Foto di Patrizia Casale

 

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