Il Museo Regionale di Messina organizza domani 1 dicembre alle ore 21.00 al Teatro Vittorio Emanuele una serata speciale con la performance teatrale “19 08” (Produzione Clan degli Attori).
Questo appuntamento nasce a margine della mostra permanente “1908 CittàMuseoCittà” dedicata al sisma che cambiò il volto di Messina.
Questa esposizione si sviluppa su una superficie di 1000 metri quadrati, negli spazi dell’ex sede del Museo Nazionale (ex Filanda Mellinghoff).
La mostra permetterà ai visitatori di camminare tra i reperti architettonici recuperati dalle macerie dopo il tragico evento e di visionare documenti storici e filmati d’epoca. Inoltre, grazie all’utilizzo di sofisticati occhiali, i fruitori potranno vivere la città di Messina prima che venisse distrutta dal terremoto, per poi accedere alla sala immersiva, in cui vivranno la tragica notte del 28 dicembre 1908.
L’esibizione del Teatro Vittorio Emanuele, i cui testi sono a cura di Giusi Arimatea e la regia di Giovanni Maria Currò, vede protagonisti sulla scena gli attori Mauro Failla e Alessio Bonaffini.
Il Direttore del Museo Regionale di Messina, Orazio Micali, presenta così questo appuntamento: “Si tratta di un incontro tra modi diversi e complementari con cui abbiamo inteso avvicinare il cittadino-spettatore alla storia di Messina parlando del grande terremoto del 1908, attirandolo verso il centro della scena attraverso suoni, immagini, parole, suggestioni. il teatro ha il potere e il privilegio di avvicinare il pubblico fino a far toccare con mano la materia del racconto, attivando vibrazioni che sono tanto più intense quanto più il racconto è parte della nostra vita, e in questo caso credo proprio che l’essenza del racconto risieda nella memoria silente di ognuno di noi”.
Presentazione: Il teatro Vittorio Emanuele costituisce del resto il luogo ove parte dei messinesi trascorsero gli ultimi istanti piacevoli prima di quei trentasette secondi che ne sconvolsero le esistenze.
L’intento del Clan degli Attori è stato, dunque, quello di restituire tanto il sogno che l’Aida aveva regalato quanto il disastro che di lì a poche ore avrebbe funestato la città di Messina.
Una ricognizione che è frutto di indagine storiografica e che focalizza l’attenzione sulla cronaca dei fatti vissuti dagli stessi cittadini cui il teatro restituisce oggi la possibilità di raccontarli. Trasfigurati dal tempo, dal dolore, finanche dal desiderio di ricominciare.
Corredata da un apparato multimediale che recupera il passato con strumenti del presente, la cronaca si affida a un reading a due voci che a teatro acquista ulteriore forza dall’impianto scenografico, dalle luci, dalle immagini, dalle musiche che sorreggono e scortano le parole.
“19 08” assegna, inoltre, notevole valore, senza trascurare il dramma dell’uomo, alla cura e messa in salvo delle opere d’arte: mirabile metafora della rinascita della città tutta.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti