Arriva il bonus 150 euro nel Decreto Aiuti Ter destinato a chi percepisce redditi fino a 20.000 euro lordi annui o chi rientra in determinate categorie come disoccupati o percettori di Reddito di Cittadinanza, per una platea di 22 milioni di persone.
La misura del valore di circa 3 miliardi di euro riguarda lavoratori dipendenti e autonomi, pensionati, invalidi, disoccupati e percettori di Reddito di Cittadinanza e le modalità di corresponsione cambiano in base alla categoria di appartenenza.
Il bonus 150 euro è un’indennità una tantum elargita a lavoratori dipendenti e autonomi, pensionati e invalidi con redditi entro i 20.000 euro lordi annui (come per il bonus 200 euro non viene considerato l’ISEE ma il reddito annuo percepito nel 2021). Inclusi anche disoccupati e beneficiari di reddito di cittadinanza in presenza di determinati requisiti. Viene erogato direttamente in busta paga o mediante INPS ed Enti di previdenza. Istituito sulla scia del bonus 200 euro che vi spieghiamo in questa guida, integra la prima tranche di aiuto per sostenere famiglie meno abbienti e aiutarle a far fronte ai rincari di luce e gas e all’aumento dell’inflazione. Il bonus istituito dal Decreto Aiuti Ter dovrebbe interessare circa 22 milioni di persone per uno stanziamento totale di circa 3 miliardi di euro per l’anno 2022.
Ecco chi può richiedere il bonus:
lavoratori dipendenti pubblici e privati;
pensionati;
lavoratori domestici;
percettori di Reddito di Cittadinanza
lavoratori stagionali del turismo e dello spettacolo;
incaricati di vendite a domicilio;
lavoratori autonomi e liberi professionisti;
titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
disoccupazione agricola;
collaboratori sportivi;
dottorandi e assegnisti di ricerca.
Il bonus è erogato ai lavoratori dipendenti previa autodichiarazione e in automatico ai pensionati e ai percettori di Reddito di cittadinanza. Tutti gli altri dovranno presentare un’apposita domanda online all’INPS. Per maggiori informazioni su chi deve presentare domanda e come presentarla, vi aggiorneremo non appena l’INPS fornirà le indicazioni ufficiali. Ciò che è certo è che le domande dovranno essere presentate tramite i canali telematici dell’INPS