E’ una domenica piena di sole e di colori, il mercato di Ballarò pulsa di vita, di voci e di visi splendidi e sorridenti, vuciate e abbanniate, sottofondo musicale di un gruppo che canta Rosa Balistreri.
Nella piazzetta troviamo Edith e sua madre Evelina che vendono stoffe africane, ventagli e abiti realizzati con queste stoffe coloratissime che ti mettono allegria solo a guardarle. Ci raccontano la loro storia.
Evelina ha quasi 50 anni e sua figlia Edith 12, vivono a Palermo da 22 anni con il resto della famiglia il marito e un’altra figlioletta. Cuciono vestiti coloratissimi e realizzano ventagli. Una parte del materiale viene realizzato dagli zii che vivono in Ghana e che arriva a Palermo, ed Evelina stessa realizza personalmente tante cose.
Edith ha 12 anni e frequenta la seconda media, è bellissima, adora andare a scuola e da grande vuole fare l’architetta, e occuparsi di interior design, sono felici di vivere a Ballarò che è una grande comunità, accogliente, dove non vieni mai lasciato solo e l’aiuto non manca mai, soprattutto da parte della Caritas e delle associazioni del territorio che sono sempre presenti e attive.
Evelina ci dice che il cucito è una tradizione di famiglia che dura da 200 anni, la sua famiglia in Ghana è composta da 9 famiglie in tutto, è molto grande.
“Prima qui si stava molto meglio, adesso c’è poco lavoro, poi con il covid ancora meno”, ci dice. Fa la domestica Evelina, ma il lavoro è sempre molto poco, sarebbe bello poter lavorare di più, per aiutare le sue figlie a studiare.
Il desiderio più grande di Evelina è quello di trovare un posto al chiuso dove poter vendere le sue meravigliose stoffe e creazioni, il suo lavoro del cuore, perchè non è semplice vendere cosi per strada, stare sempre fuori quando fa tanto caldo o troppo freddo. Durante l’inverno nella sua postazione a Ballarò ci sta solo il sabato e la domenica, in estate invece tutti i giorni.
Quando sarà possibile le piacerebbe comunque rientrare in Ghana, perchè è casa sua e lì c’è tutta la sua famiglia, se lavorasse di più potrebbe andarci più spesso, ma nè sue stoffe coloratissime nè il lavoro da colf le consentono di affrontare gli alti costi del viaggio. Ma nonostante tutto Evelina ringrazia Dio ogni giorno per quello che le dà, LUI, dice, sa cosa è bene per noi.
Salutiamo Evelina con una domanda su cosa rappresenta per lei la felicità.
Per Evelina la felicità è fare festa, la sua famiglia, i figli il marito, gli amici, stare insieme con semplicità.
Foto e testi di Lorella Aiosa