E’ un racconto affascinante quello narrato ieri da Freedom sulla Madonna Nera custodita all’interno del Santuario di Tindari in provincia di Messina.
Belle le immagini, affascinante la ricostruzione di una Vergine per la quale tantissime persone vengono in pellegrinaggio nel suggestivo tempio posto non distante il teatro greco di Tindari.
Secondo alcune ipotesi, la statua della Madonna Nera sarebbe giunta a Tindari a bordo di una nave intorno al 1200 ad opera dei crociati.
L’imbarcazione dopo qualche giorno– è stato detto durante il programma- doveva riprendere il largo, ma nonostante l’impegno dei marinai non riusciva a riprendere il mare. Ci riuscì solo dopo aver depositato la statua della Madonna Nera con il bambino. Allora, secondo le voci del tempo, si disse che era proprio la Madonna a volersi fermare a Tindari.
Ma perché era proprio nera la Madonna?
Una domanda alla quale da molti secoli si tenta di dare una risposta. E su questo c’è un’ipotesi molto fantasiosa. In quegli anni i Crociati erano vicini ai Templari. Entrambi per il loro ruolo potevano muoversi liberamente in Europa. I Templari erano a conoscenza di fatti che il popolo non sapeva ed in particolare sarebbero venuti a conoscenza di alcuni fenomeni miracolosi. Questi eventi -è stato detto durante Freedom- venivano “tracciati” con la presenza sul luogo del miracolo di una Vergine Nera. Si spiegherebbe così la presenza di statue nere raffiguranti le Madonna in diverse chiese dell’Europa.
Ma ci sarebbe di più secondo Freedom
Queste Vergini potrebbero essere la testimonianza del passaggio di Maria Maddalena dalla Palestina verso l’Europa dove poi si sarebbe fermata lasciando la vita terrena nel Sud della Francia in una Basilica a lei dedicata.
E come insomma che i Templari avessero firmato il passaggio di Maria Maddalena nel vecchio continente attraverso queste statue. E forse quella di Tindari è stata la prima ad essere stata collocata. Forse tutti è partito proprio da lì: da Tindari.
Questa ipotesi “sorprende” anche lo stesso conduttore del programma, più volte Roberto Giacobbo, seppur affascinato da queste ipotesi, si mantiene “cauto” usando spesso il condizionale.
Quel che è certo è che la statua della Madonna Nera venne restaurata nel 1995, i lavori durarono circa 7 mesi, al termine anche gli stessi fedeli fecero fatica a riconoscerla perché il colore bruno del volto non era più quello di prima.
Ma al di là di ogni considerazione storia, il Santuario di Tindari resta un punto di riferimento del culto dei tanti fedeli che vengono da ogni parte della Sicilia per ammirare il santuario, i laghetti di Marinello ed il Teatro Greco. E questa per fortuna non è una leggenda!