ADDIO INDIMENTICABILE TOTO’, EROE DI TANTE FAVOLE GIALLOROSSE E AZZURRE

Totò Schillaci era -e resterà-un simbolo di messinesità per la città di Messina. Lui come Franco Scoglio e prima Alfredo Ballarò, i tecnici che lo hanno notato, il dottore Ricciardi, il massaggiatore Ciccio Currò appartengono alla storia del glorioso Acr Messina.

Insieme con Caccia, Bellopede, Catalano ha scritto la storia giallorossa del Messina calcio, quello che dalla polvere dei campi di provincia è arrivato in serie B, per poi lasciare la città dello stretto e spiccare il volo verso la Juventus e poi la nazionale e l’Inter.

In bianconero, già nel suo primo anno realizzò 15 gol in 30 partite di serie A, contribuendo in modo decisivo alla vittoria della juventus in Coppa Italia e Coppa Uefa.

Partì come riserva di Vialli e Carnevale e poi divenne l’eroe delle notti magiche di Italia 90.

Era un semplice riserva, ma i suoi occhi, “la sua fame”, quella di un ragazzo cresciuto a Palermo e poi approdato a Messina dove è diventato uomo, gli hanno consentito di scalare tutte le gerarchie, di rendere possibile quello che fino a qualche giorno fa era impossibile.

Nel 1990 divenne il capocannoniere dei Mondiali che si disputarono in Italia, segnò 6 gol e gran parte di quel terzo posto fu tutto merito suo e del commissario tecnico Azeglio Vicini, che come Scoglio e Zeman diede fiducia al picciotto dagli occhi di brace, che sognava il successo nel mondo del calcio, il riscatto da un’infanzia non facile,  ed oggi finalmente lo vedeva eroe di Italia 90.

A differenza di molti la popolarità non lo ha cambiato.

Totò ha sempre mantenuto riservatezza ed n animo gentile, umile e disponibile. Ha sempre mantenuto un grande rapporto con la città di Messina che lo ha lanciato, a Palermo, sua città natale,  per lui allestiranno una camera ardente e per rendere l’ultimo saluto arriveranno certamente da tutta Italia.

Schillaci  era malato di tumore al colon ed era già stato operato due volte, negli ultimi giorni la sua malattia aveva avuto un aggravamento. Era ricoverato nel reparto di Pneumologia dell’ospedale Civico di Palermo da qualche settimana,

“Il mondo mi è caduto addosso – disse l’ex attaccante in un’intervista al Corriere della Sera -. Sono andato in depressione, avevo paura di morire”. Un male che soltanto due anni fa sembrava essere stato debellato si è invece  ripresentato.

Salvatore per tutti Totò Schillaci era nato a Palermo il 1° dicembre 1964 e si era sposato due volte, con Rita e Barbara: lascia tre figli, Jessica, Mattia e Nicole.

Riposa in pace, eroe delle nostre notti magica.

 

 

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