Arriva il Montalbano greco: si chiama Kostas Charitos ed è interpretato da Stefano Fresi. Al suo fianco, Francesca Inaudi nel ruolo di sua moglie Adriana. Presentata nella sede Rai di Viale Mazzini a Roma la nuova serie crime Kostas, tratta dai romanzi di Petros Markaris, peraltro amico di Andrea Camilleri, e diretta da Michela Cocozza, al via oggi, giovedì 12 settembre, su Rai1.

Siamo nel 2009. Kostas Charitos è a capo della Sezione Omicidi della Polizia di Atene, città sospesa tra Oriente e Occidente, tra antico e contemporaneo, teatro di una serie di delitti che coinvolgono immigrati clandestini ed ex spie, imprenditori ambigui e cronisti troppo curiosi. Ed è Kostas ad occuparsene, con puntiglio, tenacia ed umorismo.

“Kostas è ruvido, abbastanza severo, però ha un senso di giustizia molto profondo e questo lo porta a incaponirsi contro i nemici del momento – ci rivela Stefano Fresi – Si occupa del caso con una dedizione H24, con un pensiero fisso e un cervello continuamente al lavoro, cervello su cui dall’esterno intervengono altre varie forze: i suoi collaboratori, la sua famiglia, il suo dizionario che è il suo rifugio. C’è un mondo attorno a lui, che però è tutto rivolto a risolvere quel caso”.

Kostas è sposato da 25 anni con Adriana, un rapporto consolidato e speculare il loro, con lei accudente fino allo sfinimento, tanto da restare a casa per scelta, e se volesse comprarsi qualcosa, chiedere i soldi e il permesso a lui.

“Ricordiamoci che siamo in Grecia nel 2009, quindi 15 anni fa, in un periodo particolarmente difficile della sua storia moderna – ci spiega Francesca Inaudi – La domanda che mi sono fatta è: come rappresenti una grande donna accanto un grande uomo senza dover rappresentare necessariamente grandi o eclatanti gesti?  Perché a volte, nella necessità di tante battaglie, ci dimentichiamo di affermare con forza un’autodeterminazione, perché anche nella normalità e nella quotidianità c’è una straordinarietà, c’è un’importanza e c‘è un valore. Altrimenti Adriana rischiava di essere un personaggio auto sminuente, e invece per me è stato importante dare valore alle piccole cose, alla quotidianità, ai gesti che si fanno con amore e con onestà e che hanno un valore fondamentale, anche se in apparenza non ce l’hanno. E quindi restituire dignità a questa donna nel suo ruolo, proprio perché pienamente nel suo ruolo”.

A Kostas naturalmente va bene così, spaventato anche soltanto all’idea che prima o poi sua moglie si trovi un lavoro, così che non potrà averla a disposizione giorno e notte.

“Ma perché Kostas è un uom antichissimo, un dinosauro, perché viene da un’educazione ancora più preistorica che è quella del padre – ci racconta Stefano Fresi – E questo è un porre luce su quanto poi il limite sia più maschile che femminile. La figura della donna è direttamente proporzionale a come l’uomo la percepisce, quindi è questo suo essere dinosauro di Kostas che lo fa scontrare invece con un personaggio più grande che è Adriana. Scoprire il suo spessore, lo fa diventare un incontro fra i due. Probabilmente è innamorato di Adriana proprio per questa sua straordinarietà nella vita quotidiana. Poi il gioco a punzecchiarsi un po’ fra i due è divertente, però poi nei momenti di bisogno c’è una grandissima tenerezza, una grandissima complicità e una grandissima comprensione di tutti e due nei confronti dell’altro”.

Come avrete capito, se i casi seguiti da Kostas sono avvincenti, il rapporto tra lui e Adriana è molto divertente, anche perché, a mano a mano, anche lei cambierà registro. Nel cast di Kostas anche Blu Yoshimi che è la loro figlia Caterina, Marco Palvetti, Massimo Mesciulam, Maria Chiara Centorami, Giulio Tropea, Michele Rosiello e Luigi Di Fiore.

Patrizia Simonetti

Le Foto a Stefano Fresi e Francesca Inaudi sono di Patrizia Simonetti

Le foto della serie sono fornite dall’ufficio stampa