Stasera lunedì 6 marzo, in prima serata, su Italia 1, «Freedom» torna a proporre reportage inediti e di grande impatto visivo, spesso realizzati grazie a permessi speciali e tra cunicoli oscuri e perigliosi.
Nuova cifra della stagione, il punto di vista parallelo al racconto, grazie a filmati di backstage che documentano la reale esperienza di viaggio dell’affiatata troupe di Freedom.
Al centro della quarta puntata, in Egitto, per entrare nelle Piramidi di Dahshur e nell’inedita Piramide Nera e, in Spagna, per capire cosa siano gli inquietanti volti di Bélmez. In Piemonte, a Torino, per conoscere il Palazzo dell’Arsenale e la sua scuola di formazione per ufficiali dell’Esercito; in Campania, per entrare nello straordinario Acquedotto Carolino, che serve la Reggia di Caserta; e in Emilia-Romagna, a Bobbio, per conoscere i segreti della Gioconda.
Giacobbo raggiunge Torino con un vero e proprio permesso speciale, per entrare nel luogo deputato alla formazione morale e professionale di giovani ragazze e ragazzi, quali Ufficiali dell’Esercito Italiano. È il Palazzo dell’Arsenale, sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito: un luogo ricchissimo di tradizioni e patrimonio spirituale e culturale inestimabile.
Freedom torna poi in Egitto, nella necropoli di Dahshur: una delle più importanti dell’antichità, non molto lontana dal Cairo, a circa 40 km a sud. Giacobbo raggiunge le piramidi che furono idealmente le madri delle ben più conosciute di Giza. Proprio a Dahshur, infatti, avviene un passaggio epocale nell’evoluzione architettonica delle piramidi: quello che avrebbe portato dal modello a gradoni – come quella di Djoser, a Saqqara – a quello dalle linee classiche, note nell’immaginario di tutti. Nel racconto per immagini si passa dalla Piramide Gobba alla Piramide Rossa, risalenti a circa 4.600 anni fa, fino ad arrivare alla misteriosa Piramide Nera. Labirintica, più recente rispetto alle altre, viene aperta in esclusiva per Freedom per essere esplorata dal pubblico italiano.
Il genio italiano del passato, che ha più volte anticipato il futuro: Leonardo da Vinci. La squadra di Freedom entra all’interno del Museo Nazionale di Scienza e Tecnologia di Milano, per mostrare alcune delle più curiose e particolari invenzioni del Maestro: dal prototipo di un carrarmato fino ai modelli di ala battente, frutto del suo ossessivo studio per il volo.
In Emilia-Romagna, a Bobbio, si dice sia custodito il segreto di una delle opere più famose di Leonardo, la Gioconda. Chi è la donna rappresentata nel piccolo quadro che, da sempre, affascina tutti? E qual è l’ambientazione alle sue spalle? L’indagine di una ricercatrice italiana, documenta antichi complotti alla corte milanese di Ludovico il Moro. Possibile che la Gioconda fosse una giovane 15enne, vittima di un regolamento di conti tra famiglie?
Giacobbo torna anche in Spagna per ricordare quanto successo nel piccolo paesino di Bélmez, all’inizio degli Anni ‘70: nella casa di María Gómez Cámara, iniziano a comparire dei volti sul pavimento della cucina. Da allora è diventata La Casa de las Caras e meta di pellegrinaggio, sia di semplici curiosi che di ricercatori, per capire se questi eventi siano stati reali o frutto di fantasia. Il team di Freedom ha raccolto molte testimonianze e incontrato chi studia da anni il fenomeno: il ghostbuster Pedro Amoròs.
Infine, la Campania, per visitare uno dei palazzi reali più famosi del mondo: la Reggia di Caserta. Un viaggio che parte da lontano, perché il truck di Freedom accompagna Giacobbo a scoprire i segreti dell’Acquedotto Carolino: uno straordinario sistema, che permise all’architetto di Carlo III di Borbone, Luigi Vanvitelli, di trasportare da ben 38 km di distanza, l’acqua necessaria per le fontane dei giardini. E non fu utile solo al Re, ma tenne conto anche della popolazione locale. Roberto Giacobbo, con un permesso speciale cammina sopra i suggestivi Ponti della Valle di Maddaloni e entra in uno dei tratti dell’acquedotto ancora perfettamente funzionante.