Il libro trae spunto da una storia vera, si legge nel titolo della copertina e nelle prime pagine del libro. Già dall’inizio dell’incontro però si intuisce quanto di vero ci sia poco. Frassica dopo i suoi precedenti libri, quali “Sani Gesualdi Superstar”, “Novella Bella”, “La mia autobiografia (70% vera 80% falsa)”, “Vipp. Tutta la Veritàne”, racconta di aver sentito l’esigenza di creare un romanzo dalla linea orizzontale. Un racconto che si sviluppasse capitolo dopo capitolo fino ad arrivare all’atteso finale.
Storia vera o immaginata?
“Ho voluto scrivere qualcosa che facesse ridere il mio pubblico, era questo il mio obiettivo”.
Questa sua affermazione inizia a far prendere la consapevolezza che tutti i fatti raccontati in “Paola una storia vera” siano in realtà inventati e frutto della sua immaginazione:
“Ho preso un foglio bianco ed ho iniziato a pensare ad un protagonista, così ho scelto che fosse femmina. Poi le ho messo il primo nome che mi è venuto in mente, Paola appunto e da lì via con il cognome lunghissimo, le vicende attorno a lei, i suoi amori ed il luogo dove accadono. Avona, che ovviamente non esiste, ma l’ho voluta posizionare geograficamente in provincia di Messina. E poi mi piaceva come risuonava il suo nome”.
Tutto immaginato da Frassica e scritto in totale libertà senza limiti che spesso il copione o la tv gli impongono “Di delirio in delirio, di pagina in pagina, sono andato avanti e mi piaceva sempre di più scrivere. Non vedevo l’ora di tornare a casa dopo il lavoro, per scriverlo. Ci ho messo 4 mesi per finirlo”. Dopo cita lo sceneggiatore Ugo Pirro da cui ha preso ispirazione per la stesura di questa sua opera “per scrivere un film io posso creare i fatti che non esistono e pian piano diventa un film, e io così ho fatto”.
È un libro, che si snoda in 231 pagine, basato assolutamente sul surrealismo e sull’ironia caratteristica dell’attore siciliano. Le sue battute, le sue parole storpiate sono parte integrante del libro. Ci saremmo stupiti se fosse stato il contrario, la sua bravura sta proprio in questo suo essere divertente ed irreverente, battute semplici che fanno ridere tutto il suo pubblico.
Anche la foto di copertina che raffigura “Paola” ma con il volto di Nino, scelta da lui ed dall’illustratore a Mario Caruso segue questa scia. Un’idea per far ridere il lettore proprio al primo sguardo. Due poi le prefazioni presenti, la prima di Valerio Lundini; mentre la seconda più comica “PreZZfazione” è stata affidata a Maccio Capotonda, ossia una prefazione al prezzo del libro.
Per cui un romanzo scorrevole, che fa sorridere il lettore sin dalle prime pagine fino alle ultime. Anche se il finale si preannuncia essere diverso e poco scontato e lo stesso Frassica afferma “non so se ho trovato il finale adatto, ma l’ho trovato”.
Alla fine dell’evento l’autore si è fermato entusiasta per il firma copie e per le foto con i suoi lettori.
Mariacristina La Rosa