Milanese di nascita e siciliano d’adozione nel periodo estivo, l’artista contemporaneo Zive è conosciuto in tutta Europa. Le sue opere sono riconosciute per la sua impronta street, dalle sculture, ai graffiti, ai body, di cui uno proprio a Messina.
Artisti si nasce. Un’affermazione che calza perfettamente con il giovane artista Umberto Citarella. Nasce nel 2001 a Milano, sin dalla sua infanzia il disegno è stato parte centrale dei suoi hobby. Ogni giorno la voglia di esprimere la sua arte cresceva sempre di più, per poi iniziare dai graffiti in ambiente urbano e fino ad adesso diventare un importante artista Pop e Street Art.
Dopo aver finito il liceo artistico decide di continuare a coltivare la sua arte a 360°, mettendo da parte i classici studi. Ma tutto ha avuto inizio molto tempo prima.
“Nella mia vita ho sempre disegnato. Sin dall’asilo, scuole elementari, ho cercato di aprire la mia creatività all’arte. Nel 2015, mi sono appassionato alla street art. Ho iniziato come imbrattatore di palazzi, edifici e tutto ciò che si muovesse come le carrozza delle metro o dei treni. I graffiti sono la mia passione”.
Quelli sono anche gli anni in cui Umberto diventa Zive, il nome d’arte presente in tutte le sue opere e con cui tutti ad oggi lo conoscono. Qualcosa che ha cercato ossessivamente di trovare, fino a quando una sera:
“Un racconto molto strano che faccio fatica a comprendere anch’io. Una sera mi sono addormentato con il viso sul foglio nel quale stavo disegnando. La mattina dopo mi sono svegliato che stavo scrivendo proprio il nome Zive. È stato una cosa abbastanza casuale ma per me una vera rivelazione. Da quel momento è stato il mio nome d’arte e mi sta portando molta fortuna”.
I graffiti chiaramente però non erano un mestiere che potevano valorizzare completamente la sua arte, anche se gli piacevano molto. Per Zive poi sono seguiti degli anni difficili nei quali ha avuto problemi con la giustizia a causa appunto della sua passione più grande. Questo in realtà si è trasformato in un momento di riflessione per lui, che l’ha molto segnato.
“Non è stato semplice, in casa mi sono state prese le bombolette, apparecchi tecnologici, per cui in quel periodo non ho fatto niente abbandonando totalmente l’idea dei graffiti. Per me essendo ancora minorenne è stato un grosso trauma. Ma io in un modo o nell’altro dovevo esprimermi, cosi ho trasformato questa pratica illegale in qualcosa di funzionale”.
Quindi pensa alle sue opere in altre forme, comincia a dipingere sulle tele, sui manichini, stampa 3D, vari elementi di oggettistica per esprimere al meglio se stesso e le sue idee. Da quel momento crea tantissimi pezzi unici. Fare questi lavori lo fa sentire bene ma come lui stesso ci dice è un’emozione diversa dai graffiti
“Quando faccio un quadro sono molto emozionato perché è la cosa che più amo fare. Però allo stesso tempo manca quell’adrenalina, il forte brivido che solo chi fa i graffiti può comprendere fino in fondo. Prediligo sempre la vera strada della street art”.
Una strada che non abbandona mai e lo si vede dalla scelta delle tecniche di realizzazione delle sue opere d’arte come l’uso di bombolette, vernici, gocce lanciate sulle tele, colature. Usa gli strumenti che possiede senza ricercarne di particolari, cercando di creare sempre qualcosa di diverso, dai colori molti accessi alle scritte marcate in grandezze diverse. Zive è considerato un giovane ed ormai affermato talento nel settore anche se lui dice di non sentirsi tale:
“Sicuramente è una grande soddisfazione. Ma è una cosa che con il tempo devo ancora capire. Per comprendere al meglio la parola artista ho bisogno di fare qualcosa di più per essere nominato tale, non me la sento ancora mia. Ci sto lavorando non c’è mai un punto di arrivo”.
Opere Uniche
Il giovane artista è stato notato inizialmente all’estero, nel nord Europa in particolare, con collezionisti perlopiù dall’Olanda, Francia, Germania, che tutt’ora acquistano le sue opere. In Italia è solo da un paio di anni che la street art è tornata al centro dell’arte contemporanea, per cui Zive è riuscito a far conoscere i suoi pezzi dal nord al sud della penisola.
Nel 2016 Zive inizia uno dei suoi percorsi artistici più conosciuti, il Ciclo Money in cui raffigura concettualmente il potere dei soldi “Money” in tutte le sue declinazioni. Il tema dei soldi mischiato al mondo della street art.
“Sono un amante delle letture dei fumetti, il ciclo money parte però dall’idea dell’ossessione dei soldi. Ormai nella società di oggi il potere dei soldi è quello che domina, senza di essi non si riesce a fare molto. Concetti che ho legato appunto anche ai racconti Disney, da qui ad esempio la raffigurazione dello zio paperone e topolino. Il significato di ogni opera, nonostante le mie spiegazioni, rimane però soggettivo, ognuno dà la propria libera interpretazione di ciò che vede”.
Le sue sono tutte opere uniche, archiviate, che cerca di diversificare l’una dall’altra anche con dei piccoli dettagli come le scritte o le differenti tinte. Se tentasse di riprodurle, non verrebbero mai due pezzi uguali. Opere pertanto quasi interamente istintive senza grosse progettazioni alla base.
“Prendo spunto da ciò che vedo in giro, da quello che mi circonda. Ascolto la tv, le persone e poi mi faccio delle mie idee, dopo mi metto all’opera. Alla fine sono molto soddisfatto di ciò che creo”.
I suoi capolavori sono stati esposti in Italia, sia a Milano che a Roma, presenti in tanti eventi della Milano Fashion Week, all’ArtParma Fair 2018, a Londra alla Parallax Art Fair Kensington 2019. Inoltre adesso collabora con una grossa galleria di Caserta, partecipa a tutte le mostre di arte contemporanea e presenzia a numerose mostre collettive in alcune location milanesi private. Tra i tanti pezzi creati tra sculture, body per i quali viene riconosciuto, ci confessa quale sia la sua preferita, quella che gli sta più a cuore
“E’ una poltrona, trono in resina tutta dipinta dove si è seduto il rapper Guè Pequeno per fare delle foto e che adesso è esposta al NHOW hotel di Milano. È la più rappresentativa. Poi anche i Body che sono il mio cavallo di battaglia”.
Come ogni artista che si rispetti, Zive rimane molto riservato sulle sue prossime creazioni ma ci assicura che saranno opere 3D con delle novità, che vedremo prossimamente. Nel frattempo sta frequentando una scuola per acquisire le competenze necessarie per diventare un tatuatore professionista. Ma tra i suoi progetti futuro c’è un grande desiderio
“Vorrei tanto viaggiare, visitare nuovi posti. Il lavoro del tatuatore ti permette di fare tutto questo. Vorrei poi in un futuro aprirmi uno studio di tatuaggi misto ad una galleria d’arte, però all’estero. Ma Milano rimarrà il fulcro della mia arte e non l’abbandonerò mai”.
Il legame con la Sicilia
“Sono molto legato alla Sicilia. Tutti i ricordi delle mie vacanze estive sono messinesi. In città ho tanti amici, parenti e ci torno sempre volentieri. Per me significa tranquillità ed inoltre posso dire che fa parte del mio background artistico e street art”.
Nella città dello stretto infatti sono presenti molti graffiti e sue tag ed inoltre una sua opera. Un Body di 95cm circa nero, alla Marina del Nettuno, con proprio la raffigurazione del dio del mare centrale e delle scritte di street art, oltre che del suo iconico tag.
Mariacristina La Rosa