A MESSINA CALA IL SIPARIO SU “LE VIE DEI TESORI”: BOOM DI VISITATORI PER L’EDIZIONE 2022

Un’edizione dai grandi numeri quella di Vie dei Tesori che oggi concluderà a Messina i tre fine settimana di attività. È sempre vincente la struttura organizzativa del celebre festival nato a Palermo è sviluppatosi in tutta la Sicilia. Per tre fine settimana una selezione di ben venti monumenti, dislocati sull’intero territorio comunale, hanno aperto i battenti con biglietto unico e visite guidate.

Ad arricchire il programma passeggiate ed esperienze di vario genere. Quella di quest’anno è stata la sesta edizione su Messina. La prima edizione, quella del 2017, è stata voluta fortemente dall’allora assessore regionale ai beni culturali avv. Carlo Vermiglio con il sostegno del compianto prof. Franz Riccobono, presidente dell’Associazione Amici del Museo di Messina.

Nonostante l’emergenza Covid Vie dei Tesori a Messina ha mantenuto sempre nel mese di settembre l’appuntamento con il Festival. Ma andiamo con ordine ad analizzare il programma svolto quest’anno. I luoghi aperti al pubblico per questa edizione sono stati intanto alcuni monumenti immancabili nel palinsesto messinese che hanno sempre avuto un grande successo di pubblico.

Venti i monumenti pubblici e privati visitabili

  • Il tempio di Cristo Re e la torre dell’antico castello di Matagrifone grazie alla collaborazione della Cooperativa Crescere Insieme.
  • Castel Gonzaga grazie al Comune di Messina e all’Associazione Gonzaga.
  • Castello del SS. Salvatore e la stele della Madonnina del Porto grazie alla Marina Militare e al collegamento bus dell’ATM.
  • Chiesa dei Catalani grazie al Rettore e all’omonima Arciconfraternita.
  • Chiesa di San Giovanni di Malta grazie al Rettore e all’Associazione Aura.
  • Rettorato dell’Università e Orto Botanico grazie all’Ateneo Messinese.
  • Museo di Cultura e Musica Popolare dei Peloritani di Gesso grazie al curatore Mario Sarica e all’Associazione Kiklos.
  • Villa Cianciafara a Zafferia grazie al proprietario Amedeo Mallandrino Cianciafara.
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Grande ritorno, dopo l’edizione dello scorso anno, per Villa Giovanna a Pace sede di Mater Vitae e del Centro Studi Michele Panebianco grazie alla famiglia Costa – Bosurgi e la Chiesa di Gesù e Maria delle Trombe che custodisce il Bambinello delle Lacrime grazie al Rettore e all’Associazione Messina Sacra.

Per la prima volta quest’anno ha aderito con grande successo di pubblico: la Prefettura di Messina grazie alla disponibilità di S. E. il Prefetto Cosima Di Stani e al supporto del Vice Capo di Gabinetto Dott. Cosimo Gambadauro, l’Archivio di Stato di Messina grazie al Direttore Dott.ssa Angela Puleio,  l’abazia normanna di Santa Maria di Mili grazie alla Parrocchia di Mili San Pietro ed al locale Centro Turistico Giovanile, l’Eremo Regio e Santuario della Madonna di Trapani grazie all’omonima Confraternita, Town House Messina Paradiso grazie al gestore Enrico Russo, Villa Aelthea già Villino Drago grazie all’Associazione Culturale Villa Aelthea e la Chiesa di Sant’Antonio Abate di Massa San Giorgio grazie alla locale parrocchia.

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 Passeggiate ed esperienze anche nel territorio provinciale

Grande successo per le passeggiate, dalle due cittadine dedicate al periodo medievale ed al periodo liberty promosse dall’Associazione Aura e condotte dalla guida turistica prof.ssa Linda Jachipino, alle passeggiate nei casali come quella a Castanea con l’Associazione Giovanna d’Arco, quella a Cumia con la Cooperativa Valli Basiliane e lungo il Dromo con la Pro Loco Messina Sud.

Novità di questa edizione l’attenzione anche al territorio provinciale con delle particolari esperienze, a Fiumedinisi alla scoperta dei mulini e i grani antichi con l’Associazione Anello del Nisi, a Floresta con AssoCea Messina APS, Forza d’Agrò con la Fondazione Casa della Divina Bellezza, a Messina con l’Azienda Agricola Villarè e nel lago di Ganzirri con la gita nelle barche dei cocciulari con la Pro Loco Capo Peloro. Spazio a visite guidate teatralizzate con la Compagnia Teatrale Anatolè presso il Museo di Cultura e Musica dei Peloritani e l’abazia di Santa Maria di Mili.

Una grande vetrina quella di Vie dei Tesori dove in questi giorni si è messo in mostra una selezione delle bellezze storiche, artistiche e naturalistiche del nostro territorio. Un ringraziamento particolare va ai tanti volontari che si sono resi disponibili in questi giorni e ai tanti studenti del Maurolico e del Minutoli – Quasimodo che hanno narrato ai visitatori i luoghi coinvolti grazie alla sinergia con l’Ufficio Scolastico Provinciale.

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