È un dubbio che da sempre attanaglia molti studiosi e i grandi appassionati di letteratura: William Shakespeare non sarebbe di origine inglese, bensì un drammaturgo italiano e più precisamente di Messina, in Sicilia. L’argomento, è molto dibattuto, anche Roberto Giacobbo lo ha trattato nel suo programma “Freedom – Oltre il confine”.
Tutto parte dal presupposto che, sfortunatamente, non ci sono moltissime informazioni relative alla vita di Shakespeare. Siamo a conoscenza del fatto che fosse figlio di un guantaio analfabeta e che si fosse sposato giovanissimo. Poi, quasi nulla, a parte le opere pervenuteci.
È proprio a causa di questa pochezza delle fonti che sono nate stravaganti teorie che lo vogliono più giovane o più vecchio, omosessuale, prestanome e, la più particolare, italiano.
ALCUNE CURIOSITA’.
Sono tanti i misteri che aleggiano attorno a questa figura controversa quanto affascinante. Come svelato da Roberto Giacobbo durante la trasmissione, William Shakespeare ha 6 firme riconosciute originali. Quella che riguarda il suo testamento è molto particolare. In quest’ultimo il grande scrittore non lascia in eredità nessun documento o manoscritto.
Inoltre, come detto, Shakespeare aveva origini poverissime, non poteva avere, almeno teoricamente, quella cultura che si trova nelle sue opere. Al loro interno ci sono fatti e luoghi reali. Per conoscerli, in un’epoca dove non esistono i social, devi averli visti o vissuti. Tra questi, molti sono i dettagli sull’Italia.
Chi può avergli fornito tutte quelle informazioni su un paese che non ha mai visto? Particolari, elementi precisi, note folkloristiche. Quindi è stato un “copione”? Ha preso dei testi e li ha riportati in inglese? O qualcuno lo ha aiutato?
Ci sono tre teorie che cercano di rispondere proprio a queste curiosità:
- Shakespeare non è mai esistito, furono due personaggi a scrivere le sue opere, entrambi italiani e con lo stesso cognome: John e Michelangelo Florio.
- Ancora questi due personaggi hanno indirizzato Shakespeare nella scrittura delle sue opere.
- Shakespeare era in realtà Michelangelo Florio.
Quest’ultima ipotesi affascina molti.
Crollalanza: la teoria dello Shakespeare messinese.
Il giornalista Santi Paladino, di Scilla, scrisse un articolo su “L’Impero” e per la prima volta associò Shakespeare a uno scrittore italiano: Michelangelo Florio Crollalanza. Secondo lui i due sarebbero la stessa persona. Il messinese fu un personaggio realmente esistito, nato nel 1564 da Giovanni Florio e Guglielma Crollalanza o Scrollalancia. Un uomo che si è trovato costretto a fuggire a Treviso per non incorrere alla persecuzione del tribunale della Santa Inquisizione.
Da giovanissimo compone la commedia “Tantu trafficu pi nenti” (“Molto rumore per nulla”, proprio come un’opera di Shakespeare). Decide, poi, di trasferirsi a Londra dove cambia identità assumendo il nome della madre, Guglielma Scrollalancia, che in inglese si può tradurre proprio con William Shakespeare.
Ipotesi affascinanti, che rendono Shakespeare un personaggio diverso, meno conosciuto, più italiano.