LA CHIESA DI S. PAPINO A MILAZZO E LA PRODIGIOSA LACRIMAZIONE DEL SS.CROCIFISSO

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La facciata è sobria ed elegante, l’interno un’esplosione di intarsi, marmi, affreschi e sculture, da lasciare a bocca aperta. La chiesa di San Papino a Milazzo è uno dei gioielli dell’architettura, conosciuta per la prodigiosa lacrimazione del SS. Crocifisso. E’ una chiesa che affascina per il suo meraviglioso tabernacolo intarsiato al centro dell’altare maggiore, ma anche per la semplicità della sua facciata.

Una bella chiesa che non tutti conoscono.

La chiesa è il centro religioso della parrocchia del SS Crocifisso di Milazzo e del convento dell’Ordine dei frati Minori riformati.  Si trova nella riviera di Ponente,  ai piedi del Castello e del Borgo che porta lo stesso nome, in una delle più suggestive e panoramiche zone di Milazzo. E’ una chiesa dedicata a San Papino martire.

I meravigliosi intarsi del prezioso baldacchino in legno.

Entrando in chiesa lo sguardo è subito rapito dallo stupendo baldacchino in legno  dell’altare maggiore sul quale sovrasta la grande tela dell’Immacolata Concezione. Tra intarsi e decori è facile rimanere rapiti da un’opera di una bellezza incredibile così come lo sono gli affreschi sul soffitto e le finestre con i vetri colorati.

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Le reliquie del Santo portate dal mare.

La chiesa è di epoca bizantina ma nel corso dei secoli ha avuto diverse ricostruzioni che ne hanno influenzato lo stile, passato dal rinascimentale, al barocco, al contemporaneo. La chiesa fu dedicata a San Papino perché la tradizione vuole che le onde spinsero le spoglie del santo, gettate in mare, dall’Armenia fino alla spiaggia di Ponente dove la comunità locale decise di erigere una chiesa in suo onore. Alla chiesa dove all’inizio c’erano due altari. Uno dedicato a San Papino e l’altro al Crocifisso, nel tempo si è aggiunto un convento ed un chiostro.

La pioggia miracolosa che salvò Milazzo dalla carestia.

La chiesa è anche detta del SS Crocifisso per via di un Crocifisso, scolpito in legno di cipresso, che ha una storia particolare. Il Crocifisso fu realizzato da Fra Umile da Petralia tra il 1632 e il 1633. Per anni ha protetto Milazzo dalle calamità naturali ed è conosciuto anche per una prodigiosa lacrimazione avvenuta sul finire del Settecento.

Si dice che nell’aprile 1798 una prolungata siccità aveva messo in ginocchio le campagne e rischiava di affamare il popolo sempre più ridotto in miseria e a rischio di malattie. Non sapendo più come fare i cittadini cominciarono a pregare invocando l’aiuto  del Crocifisso. Si decise di esporlo per le suppliche, ma proprio quel giorno il cielo si oscurò e poco dopo arrivò una pioggia abbondante che interruppe la processione e salvò i raccolti. Qualche giorno dopo, il 15 aprile 1798 a conclusione di una processione per ringraziare della pioggia, alcuni fedeli si accorsero che il Crocifisso lacrimava. Con un fazzoletto furono raccolte le lacrime considerate prodigiose.

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Ogni anno grandi festeggiamenti.

Il fazzoletto con cui furono asciugate le lacrime del crocifisso fu custodito in una teca d’argento. Da allora i milazzesi hanno sempre mantenuto uno stretto legame con la chiesa, il Santo e il Crocifisso portando in processione la reliquia che ha asciugato le lacrime e la copia lignea del Crocifisso, dedicando grandi festeggiamenti.

 

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