La classifica di Italia Oggi è impietosa. La città di Messina scende ancora nella classifica delle città italiane ed addirittura in un anno perde ben nove posizioni: scende dal 96^ posto del 2022 al 105^ del 2023.
Un ennesimo salto all’indietro: perché?
Scorrendo fra i numeri gli indicatori di ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma parlano innanzitutto della mancanza di lavoro, di un giro d’affari scarno, una persistente vulnerabilità del tessuto sociale ed economico, ma dentro ci sono anche altri fattori, sicurezza sociale, istruzione e formazione, popolazione, sistema salute, tempo libero e turismo, reddito e ricchezza.
Tutto questo messo insieme produce numeri impietosi, ma è davvero così?
Ad esempio Messina è al 51^ posto per numero di start-up e Pmi innovative su ogni 100mila abitanti, al 53^ per la raccolta differenziata, al 35^ per le aree pedonali (il lavoro di questi ultimi mesi sta producendo evidentemente dei frutti) Va male nel verde urbano è penultima al 105^ posto.
Scolarizzazione e cultura
Il 102^ su 107 per il possesso di una laurea ha un solo significato: Sono tanti i giovani che studiano in altre città anche per laurearsi. Oggi la formazione e le nuove professioni hanno ampliato l’offerta formativa, ed in questo caso, bisogna riconoscerlo, le grandi città offrono i sogni che i ragazzi cercano in tanti campi (spettacolo, moda, eventi, comunicazione, specializzazioni specifiche)
Va meglio nel segmento tempo libero
Gli eventi degli ultimi mesi hanno inciso positivamente è Messina è al 58^ posto. E bisogna dire che tutto questo ha portato nuova linfa ad alberghi, B & B, attività di ristorazione, cinema ecc.
Ma al di là di queste “letture specifiche” la realtà è sotto gli occhi di tutti, l’inversione di tendenza è un cammino lungo e laborioso.
Secondo Italia Oggi, Messina dopo Caltanissetta e Crotone, è la provincia dove si vivrebbe peggio in Italia