Tindari ritrova la festa per le celebrazioni della Madonna nera che per due giorni richiamerà fedeli, pellegrini, devoti ma anche turisti da tutto il mondo. Bloccati per due anni dalla pandemia, i festeggiamenti per la Madonna nera iniziano la sera prima con la suggestiva fiaccolata per poi continuare nei due giorni successivi con la processione, la messa solenne, i fuochi pirotecnici e tanto altro ancora.
L’omaggio alla Madonna nera
In migliaia arrivano per festeggiare, venerare, rendere omaggio alla Madonna nera. Un fiume di devoti diretto al promontorio dove sorge il bellissimo santuario illuminato a festa dalla facciata semplice ma maestosa con le porte in bronzo e l’entrata con le vetrate istoriate. All’interno risplendono i dipinti sacri, i marmi. Al centro la Madonna nera, una statua in cedro di Libano a cui rivolgere suppliche e preghiere.
La Leggenda della statua arrivata dal mare
Le origini della statua affonderebbero nell’epoca della persecuzione iconoclasta. Si narra che una nave di ritorno dall’Oriente si rifugiò nella baia di Tindari vicino ai laghetti di Marinello per sfuggire ad una tempesta ma quando il mare tornò calmo non riuscì a partire. Per alleggerire il carico, furono scaricate alcune casse, in una c’era la Madonna. La nave riuscì a partire. Fu interpretato come il desiderio della Madonna di rimanere in quel posto. Le fu eretto un santuario, nel punto più alto del promontorio a strapiombo sul mare e da allora la statua è venerata e omaggiata da tantissime persone.
Tindari a festa
A Tindari è festa grande, tutto parla della Madonna nera venuta dal mare, i negozi di souvenir espongono le riproduzioni dell’amatissima icona insieme a pezzi di artigianato locale come piatti, tegole e altri oggetti che riproducono gli scorci più belli e suggestivi della baia di Tindari con i laghetti di Marinello. Souvenir da portare a casa in un ricordo di un territorio stupendo.
Le collane di noccioline
Come ogni festa che si rispetti ci sono le bancarelle della calia ma qui le protagoniste sono le noccioline infilate una ad una per formare collane che quasi ogni bambino di Messina e provincia ha portato al collo per sgranocchiare quei frutti croccanti e profumati. E poi c’è il torrone, il protagonista di ogni festa popolare.
Un territorio ricco di storia e di cultura
La festa della Madonna di Tindari è anche l’occasione per scoprire un territorio unico, quello della zona di Patti, con bellezze naturali a storiche. A cominciare dalla riserva naturale orientata dei laghetti di Marinello la cui conformazione si modifica con i movimenti della sabbia per le mareggiate, è anche l’occasione per fare un salto per visitare il bellissimo teatro greco magari fermandosi a gustare le specialità della gastronomia di un territorio stupendo che da sempre è anche set cinematografico amato da registi di tutto il mondo.