PASQUA ALLE EOLIE, GLI ALBERGATORI PUNTANO AL RISVEGLIO DEL TURISMO

Dopo due anni di chiusure e sofferenze per l’emergenza Covid, sarà una Pasqua diversa per il settore alberghiero alle Isole Eolie. Riaprono buona parte degli alberghi in tutte le sette isole. Ci sono già diverse prenotazioni per il weekend di Pasqua che di fatto segna l’avvio della stagione turistica. Gli albergatori puntano al risveglio del turismo e attendono il ritorno degli stranieri. Facciamo il punto con Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Eolie e Isole Minori

“Quest’anno la Pasqua segna l’apertura della stagione turistica, così come eravamo abituati a fare prima della pandemia” Dice Del Bono aggiungendo che le prenotazioni stanno arrivando. “Sicuramente- prosegue – la guerra in Ucraina ha bloccato un po’ gli entusiasmi perché prima c’era un flusso di prenotazioni  più sostenuto. Le incertezze legate alla guerra  e le cattive notizie sul versante caro prezzi con le previsioni di crescita economica dimezzate sono tutti elementi che al turismo non fanno bene”

Primi segnali di ripresa in attesa degli stranieri

Nonostante tutto ci sono i primi segnali di ripresa: “si riaprirà per la metà di aprile- afferma – chi non riuscirà lo farà alla fine del mese. Sarà finalmente una stagione turistica con le sembianze di una stagione normale. Avremo più turisti stranieri degli anni precedenti ovviamente non ci saranno  i numeri del 2019 però ci sarà una ripresa del turismo straniero che già avevamo visto in minima parte l’anno scorso”.

“Alle Eolie– prosegue – i principali flussi turistici provengono da Francia, Germania, Inghilterra e da altri paesi dell’Europa, i turisti ritorneranno ma non in massa come gli anni passati. Abbiamo anche un turismo di ritorno dagli Stati Uniti e Australia però sono flussi turistici più limitati mentre ci aspettiamo che francesi tedeschi, inglesi , austriaci, svizzeri ricomincino a viaggiare, abbiamo le programmazioni e siamo  fiduciosi”.

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Il ritorno degli italiani

Per quanto riguarda il turismo italiano l’auspicio è di mantenere il più possibile i turisti che l’anno scorso hanno già scelto le Eolie, compresi coloro che di solito prediligono le mete straniere ma l’anno scorso hanno dovuto ripiegare sull’Italia a causa delle restrizioni: “Quest’anno- spiega Del Bono – chi faceva vacanze all’estero probabilmente tornerà a farle ma una parte di questi che ha scoperto le isole siciliane e le Eolie potrebbe decidere di ritornare visto che ancora c’è qualche perplessità a fare vacanze all’estero. L’auspicio è di riuscire a recuperare quanto più possibile del turismo straniero e mantenere i flussi interni”.

Per Pasqua si predilige il week end

“Le prenotazioni per Pasqua – prosegue – sono per tutte le isole anche perché ognuno ha la sua preferita. La permanenza media per Pasqua si concentra in tre giorni, arrivano il venerdì e ripartono il lunedì pomeriggio, sono solo due o tre giorni, fatti salvo i flussi programmati. Gli stranieri invece fanno vacanze più lunghe ma non arrivano per Pasqua vengono per fare trekking, a svernare o fare un periodo di vacanze molto lungo”.

“Non ci sono isole  più amate di altre, ci sono isole che partono prima per esempio Panarea ha tante seconde case, i proprietari ci andranno mentre gli alberghi probabilmente non saranno pieni. A Lipari e Vulcano potrebbero esserci maggiori flussi. C’è anche un turismo legato alla tradizione religiosa quella del Venerdì Santo mentre la domenica c’è la processione di Pasqua  con le statue che si incontrano a Marina Corta”.

La guerra preoccupa più del Covid

“Il Covid sembra preoccupare meno” afferma del Bono. “La gente fa presto a distrarsi con un problema rispetto ad un altro,  fino ad un mese fa avevamo in prima pagina in Covid adesso c’è l’Ucraina. Inoltre dal 1 aprile è cessato lo stato di emergenza e gradualmente  ci sarà un rilascio degli obblighi. Dal 1 maggio non sarà più obbligatorio il green pass  in tante situazioni quindi da questo punto di vista non ci saranno problemi. I segnali sono positivi”.

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La situazione di emergenza nell’isola di Vulcano

Del Bono parla anche dell’evoluzione dell’emergenza nell’isola di Vulcano per i gas che nei mesi scorsi hanno preoccupato parecchio: “Abbiamo fatto un incontro con il sindaco l’altro giorno in quanto siamo nel Comitato della salute pubblica istituito dal Presidente della regione per seguire e monitorare questa situazione. L’ultima ordinanza del sindaco ha permesso di uscire dallo stato di precarietà per cui l’isola adesso è perfettamente fruibile, sono rimaste interdette alcune zone, fortunatamente i dati della scorsa settimana sono positivi anche in quelle zone”. Intanto si lavora per  aprire anche queste aree aprire anche queste aree “toglierà ogni dubbio sulla possibilità di una fruizione piena dell’isola”

Vulcano l’isola più monitorata del Mediterraneo

A confortare sono i numerosi controlli: “Fortunatamente sia a livello formale, con le ordinanze che a livello scientifico, con i dati a disposizione- dice – si è rientrati nella norma, questo ci conforta, certo in quel periodo un contraccolpo di immagine lo abbiamo avuto, sicuramente qualcuno avrà deciso di non venire ma a Vulcano non ci sono rischi perché sta diventando l’isola più monitorata  del Mediterraneo, la prima ordinanza di protezione civile era di circa 2 milioni di euro, una buona parte di questi soldi  sono stati spesi per apparecchiature di monitoraggio dell’’isola. Già sono stati installati diversi sensori  adesso ne saranno installati tanti altri, Vulcano diventerà l’isola più sicura dell’arcipelago”.

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