Gli ingredienti per una vittoria c’erano tutti. Un avversario, sulla carta modesto, la scaramanzia (a Palermo la nazionale aveva vinto due volte) e soprattutto il blasone degli azzurri campioni d’Europa.
L’Italia però non sa più segnare.
E così dopo vari tentativi di Immobile, Berardi e degli altri azzurri ieri a Palermo si è consumata la disfatta della nazionale di Mancini, che per la seconda volta consecutiva, non andrà ai mondiali.
I rimpianti sono tanti.
Pesano gli errori dal dischetto di Jorginho contro la Svizzera, pesano tutte le occasioni sotto rete sbagliate e pesa soprattutto quell’assenza di “fame” che l’estate scorsa con gli europei aveva fatto tornare le notti magiche inseguendo un gol.
Le premesse c’erano tutte, oggi restano solo i rimpianti.
Palermo ha accolto alla grande la nazionale. Stadio esaurito, tifo alle stelle, grande calore da parte dei siciliani. (purtroppo lontani dal calcio che conta) Tutto questo però non è bastato. Restano i rimpianti come detto per una qualificazione che poteva e doveva essere conquistata dall’Italia. Ed oggi è già tempo di processi, ma non per Palermo che è stata splendida.
Foto Gabriele Maricchiolo