LETTERIA, CATENO, TINDARA.. ALLA SCOPERTA DEI NOMI (E DEI COGNOMI) MADE IN MESSINA

Ogni famiglia ne ha almeno uno ma spesso sono ripetuti per generazioni, molti derivano dal culto della Madonna o dei Santi mentre altri sono legati al territorio e alla tradizione. Sono i nomi e cognomi più diffusi a Messina e provincia, quelli che ti fanno riconoscere in qualsiasi posto del mondo, non importa quanto sei lontano, sono come un marchio indelebile che si tramanda da padre in figlio.  Partendo dai nomi, alcuni sono caduti in disuso soppiantanti dai più moderni Sofia e Leonardo tra i più amati per i nuovi nati, mentre altri restano molto diffusi magari con diminuitivi, vezzeggiativi che addolciscono e attualizzano  il nome di partenza.

MARIA IL PIU’ DIFFUSO

Il nome più diffuso a Messina e provincia è senza dubbio Maria o la sua versione maschile Mario, un po’ per la devozione Mariana della città, un po’ per tradizione, il nome più semplice resta il più diffuso accanto alle sue varianti composte come Maria Grazia, Maria Teresa, Maria Elena, Anna Maria, Marianna e cosi via. Del resto fino a qualche decennio fa era tipico aggiungere comunque Maria al nome dei neonati per suggellare la devozione alla Madonna.

UN LEGAME INDISSOLUBILE CON LA MADONNA

Sullo stesso filone sono i nomi  legati al culto Mariano ed a Messina il primo di tutti è Letteria, derivato dalla Madonna della Lettera con tutte le sue varianti come Lilla, Lilly, che al maschile diventano Letterio, Lillo. Legati alla religione, al culto della Madonna in particolare all’assunzione al Cielo di Maria rappresentata dalla Vara che ogni anno (prima del Covid) attirava migliaia di persone a seguire la tradizionale processione del 15 agosto a Messina ci sono Assunta, Concetta o Concetto, Addolorata, Immacolata, Nunzio e Nunzia. Riferiti al culto della Madonna nera del Tindari ci sono Tindaro o Tindara, dal culto della Madonna derivano anche  Cateno o Catena, Carmela, Carmen e Carmelo, infine Rosario o Rosaria con i derivati Saro/a, Rosa, Rossella, Rosy.

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TRADIZIONE E RELIGIONE

Molti nomi tradizionali richiamano ai Santi, o agli angeli, chi in famiglia non ha un Giuseppe (con le sue derivazioni Pino, Peppe, Peppino, Puccio, Josè, Pippo e al femminile Giusy, Giuseppina, Pina) oppure un, Antonio e Antonino ( che diventano Antonello/a, Tony, Tonia, Nino/a) o ancora un Giovanni una Giovanna, Salvatore o Salvina ed infine Francesco/a che diventano Franco/a, Ciccio o Ciccina? Quasi tutti magari sono i nipoti che hanno i nomi dei nonni che a loro volta avevano lo stesso nome dei loro nonni e così via.

A LIPARI BARTOLO, A BROLO CALOGERO

Passando in provincia e andando verso la zona dei Nebrodi sono  tanti a chiamarsi Tindaro o Tindara, Cateno e Catena, mentre a Naso ci sono tanti Cono (in onore del Santo), a Brolo, Capo d’Orlando e dintorni ci sono anche molti Calogero. Se si arriva poi alle isole Eolie il nome più diffuso è Bartolo, in ogni isola se ne trovano parecchi.

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COGNOMI DA ARENA A RUSSO

Se nel tempo i nomi tradizionali stanno lasciando il posto a quelli di principesse (Sofia, Giulia e Aurora i più diffusi per le bambine) o personaggi di soap opera e serie tv americaneggianti (Kevin, Jessica, Chantal, Jonathan)  sui cognomi discostarsi dalla tradizione è più difficile. A Messina il cognome più diffuso è Arena, seguito da Russo, Costa, Cucinotta e Donato. In particolare nella zona di Ganzirri sono molto frequenti gli Arena e i Donato. Ma in città sono tanti anche i D’Angelo o i D’Andrea ed i Magazzù,  Mancuso oppure i Previti e Restuccia, Panarello e Cannistrà. E poi ci sono quelli che hanno varie versioni da Saia, Saija, Saya, Saiya Pensandoci bene chi è che non conosce qualcuno con questi cognomi?.

SUI NEBRODI SI USA DOPPIO

Restando ai cognomi nella zona dei Nebrodi sono spesso doppi. Soprattutto nella zona di Tortorici, Floresta e tutta l’area nebroidea. Mentre a Lipari Bartolo è diffuso sia come nome che come cognome. Insomma se ti chiami Lillo Arena o Maria Costa anche se ti trovi dall’altra parte del mondo, parli una lingua diversa e hai usi e tradizioni lontane da Messina se incontri un messinese si capisce al volo da dove provieni ed è subito come sentirsi a casa!

La statua dell’Immacolata accanto al Duomo di Messina.

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